Premio Alda Waldner - La vincitrice è Giulia Rigon con la tesi “Intolleranze e allergie alimentari nella prima infanzia. Strategie educative per il benessere dei bambini”
Il premio Alda Waldner è stato costituito grazie al generoso lascito di Alda Waldner, una nostra simpatizzante, e mira a premiare ogni anno una tesi incentrata sui temi della celiachia. La giuria costituita da Danila Bassetti (comitato scientifico Aic Trentino) Roberta Zampiccoli (Direttivo AIC Trentino) e Anna Battistata (direttivo AIC Trentino) ha comunicato le proprie motivazioni per la scelta di quest’anno:
Scoprire una patologia come la celiachia durante la prima infanzia può essere doppiamente problematico per il bambino e per la sua famiglia poiché, oltre alla gestione pratica dell’alimentazione quotidiana, che rende necessaria una sorveglianza costante, presenta una dimensione emotiva che può influenzare pesantemente la vita del bambino se non viene gestita adeguatamente.
A quell’età il bambino infatti può non avere piena consapevolezza della propria condizione, e ancora meno i compagni al nido o alla scuola d’infanzia, e quindi il rischio di consumare alimenti non idonei o contaminati è alto, con le conseguenze che ciò comporta, ma questa è anche l’età in cui il bambino si confronta con i coetanei e comincia a sperimentare l’inclusione e l’esclusione, l’uguaglianza e la diversità, l’accettazione e il rifiuto.
In questo frangente si rende indispensabile che il personale scolastico sia adeguatamente preparato e che sia in grado di gestire efficacemente una patologia della quale, nonostante interessi circa l’1% della popolazione, a certi livelli si conosce ancora molto poco.
Il lavoro di Giulia Rigon fornisce pertanto un contributo importante a chi per professione si trova ad avere a che fare con bambini celiaci e deve pertanto fare in modo che sia loro garantita non solo un’alimentazione sicura (sia nella preparazione che nella somministrazione) ma anche un supporto emotivo e un sostegno in questa delicata fase della formazione della personalità e del primo confronto con l’altro.
L’importantissimo lavoro dell’educatore nella prima infanzia deve essere orientato a permettere ai bambini di aprirsi alla scoperta della diversità anche per quanto riguarda i bisogni nutritivi, e stimolare nel bambino l’attenzione alle particolari esigenze di chi lo circonda senza far sentire nessuno “sbagliato”.
Riteniamo pertanto che il lavoro di Giulia meriti un riconoscimento per aver portato l’attenzione non solo sulla celiachia (e sulle altre intolleranze o allergie alimentari) ma anche su come sia possibile usarla in modo efficace come momento di formazione e di crescita per i bambini in età prescolare.
Crediamo inoltre che le proposte educative suggerite nella tesi possano essere spunto per lo sviluppo di un miglioramento continuo che possa coinvolgere tutti gli educatori o gli operatori che entrano a contatto con i bambini che presentano problematiche alimentari. Affrontare in modo corretto e sereno queste necessità può avere molteplici aspetti positivi: oltre a garantire la salute del bambino, lo sostiene nell’accettare la propria dieta, trasmette serenità ai genitori, aiuta gli altri bambini ad essere consapevoli dei bisogni degli altri. L’effetto benefico che ne deriva si protrarrà anche negli anni a venire, in particolar modo quelli dell’adolescenza, che purtroppo sappiamo essere un’altra fase critica per chi soffre di celiachia.
Per questi motivi, complimentandoci per l’impegno nell’affrontare sotto aspetti diversi un argomento individualmente e socialmente importante, siamo lieti di assegnare alla tesi “Intolleranze e allergie alimentari nella prima infanzia. Strategie educative per il benessere dei bambini” il premio per l’edizione 2021-22.